Consulente del Benessere Distributore Indipendente Herbalife Cristina Leuzzi

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venerdì 12 novembre 2010

Saltate la colazione? Attenti al cuore

NON SOLO QUESTIONE DI PESO

Saltate la colazione? Attenti al cuore

Chi non dedica tempo e calorie al primo pasto del giorno rischia di ammalarsi nel lungo periodo, anche di diabete

MILANO - Il mattino ha l’oro in bocca e possibilmente anche una bella tazza di latte e di caffè, qualche biscotto, magari un frutto. Al di là dei gusti personali, l’importante è dedicare tempo e calorie a nutrire il nostro corpo a ogni risveglio. Non solo, come professano da sempre dietologi e nutrizionisti, per dimagrire meglio e immagazzinare energie per affrontare la giornata, ma anche per scongiurare problemi più gravi, come attacchi di cuore o diabete.

I DATI - Uno studio svolto in Tasmania dal Menzies Research Institute e pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition sostiene infatti che saltare la colazione per tutta la vita porti a un aumento di rischio di attacchi di cuore e diabete, legittimando uno dei consigli più condivisi dai medici e dalla nonna, ovvero che la prima colazione è il pasto più importante della giornata. Gli studiosi hanno analizzato circa duemila persone, indagando sulle loro abitudini alimentari a partire dalla giovane età e raccogliendo i dati rilasciati da varie ricerche australiane e della Tasmania negli ultimi 20 anni. I risultati mostrano come chi ha saltato il pasto sia da bambino sia da adulto, corra rischi maggiori rispetto invece a chi la colazione abbondante l’ha sempre fatta, già nei primi anni di vita.

I RISCHI - Questo perché nel caso di chi non fa colazione e non l’ha fatta a lungo sarebbero percentualmente più alti i livelli di insulina monitorati a digiuno; la circonferenza della vita risulterebbe più estesa; aumenterebbero anche i livelli di colesterolo Ldl (quello comunemente chiamato "colesterolo cattivo") e del colesterolo totale nel sangue, tutti fattori che insieme tracciano il profilo di pazienti ad alto rischio di infarti o di diabete. Per abbassare i livelli di rischio, è bene iniziare a mangiare (sano) già dal primo mattino e, come consigliano i professori che hanno guidato lo studio tasmano-australiano, inculcare nei più giovani la cultura della ricca colazione, dando loro il buon esempio.
Eva Perasso
11 novembre 2010

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